Seychelles: il nostro Capodanno al caldo

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Praslin – Anse Volbert

Il segno dell’abbronzatura è ormai sbiadito, ma il sapore è ancora forte.
Avevo dimenticato cosa si prova a fuggire su un’isola tropicale quando in Italia c’è freddo e cosa si prova a guardare il primo giorno dell’anno all’ombra di una palma, fissando la riga blu dell’orizzonte che sembra tracciare il confine tra la vita reale e il paradiso. E’ una prelibatezza che tutti dovrebbero poter assaporare.

Difficile trovare un’offertona per le Seychelles, essendo meta perfetta in ogni momento dell’anno, ma si può risparmiare qualcosa rinunciando ai resort di lusso e prediligendo piccole guest house, cioè le strutture a carattere famigliare, con poche camere che permettono di vivere la vacanza in modo più autentico.

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Essendoci trovati benissimo, vi togliamo dall’imbarazzo della scelta consigliandovi “Les Lauries” a Praslin, dove abbiamo dato il benvenuto al 2018 e “Pension Miguel” a la Digue. Entrambi vicino al mare, immersi nella natura e molto curati. Ma andiamo con ordine, partiamo dalla prima isola visitata.

Praslin

E’ la seconda per grandezza di tutto l’arcipelago, raggiungibile da Mahé in tre ore di barca o in pochi minuti in aereo.

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L’abbiamo girata noleggiando una macchina, è molto facile orientarsi ci sono due strade asfaltate: una costeggia il lato orientale, mentre l’altra, dalla parte opposta, passa dall’ingresso della Vallée de Mai, raggiungendo l’aeroporto. Potete anche prendere uno scooter, le distanze non sono grandi, in quaranta minuti si va da una parte all’altra, ma se non ve la sentite di guidare a sinistra potete appoggiarvi alle tante escursioni organizzate, chiedendo alla reception dei resort, ai gestori delle guesthouse, ai negozianti, tutti sapranno indirizzarvi nel posto giusto.

Praslin, come del resto tutte le sue sorelle, si presta ad essere esplorata anche a piedi, vista la fitta rete di sentieri, potete imboccarli tranquillamente senza il timore di perdervi, dato che in un’ora o poco più è possibile raggiungere qualunque punto della costa. C’e’ anche un servizio di autobus che arriva nei punti principali.

Le spiagge

Distese di sabbia bianca, talmente fine da sembrare borotalco, circondano l’isola.
Le spiagge più belle sono: Anse Lazio, situata sulla costa nord-occidentale, ideale per l’esplorazione marina e spesso assolutamente deserta. Anse Kerlan e Anse Boudin, delimitate da fantastici blocchi di granito. Grand Anse ha una spiaggia bellissima, ma purtroppo spesso piena di alghe e l’acqua è sempre troppo bassa per poter nuotare.

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Sopra e sotto le due estremità della spiaggia di Anse Lazio

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La maggior parte delle strutture si trova nella zona della Cote d’Or. Qui, sulla costa orientale c’e’ la splendida Anse Volbert. Una spiaggia lunghissima con acqua turchese, ideale per chi vuole armarsi di maschera e pinne.

Per i più appassionati di snorkeling il consiglio è di salire su un taxi boat e arrivare nella minuscola isola di fronte, chiamata St.Pierre. Poco più in là e meritevole di un’escursione Curieuse Island, dove vivono in piena libertà tantissime tartarughe di terra giganti.

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Anse Georgette è la spiaggia privata dell’hotel Costance Lemuria, a cui si può accedere esclusivamente con la prenotazione. Potete contattare direttamente la struttura o rivolgervi al vostro resort. In alternativa potete arrivarci via mare con un’escursione in barca.

Parco Nazionale Valée de Mai

Questa è la valle, situata nel cuore dell’isola, a cui Praslin deve molta della sua fama. Si tratta dell’unico luogo al mondo dove cresce il Coco de Mer, il frutto delle palme secolari, divenuto il simbolo delle Seychelles. Pensate che può arrivare a pesare 25 kg!

In passato gli si attribuivano diverse proprietà, a cominciare da quelle afrodisiache forse proprio per la sua forma che assomiglia in maniera impressionante ai fianchi e al sesso femminile. Mentre i semi della pianta, dalla forma allungata ricordano l’organo maschile.

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Incamminandovi da soli o con un gruppo guidato, lungo il percorso “nature trail”, passerete dalle zone più interessanti.

La natura è talmente lussureggiante che vi sembrerà di entrare in una foresta incontaminata da milioni di anni, dove il silenzio è rotto soltanto dai versi di qualche uccello.
Non dimenticate di prendere all’ingresso l’opuscolo con le indicazioni dei sentieri e le descrizioni delle specie animali presenti, così se avvisterete qualche esemplare raro saprete riconoscerlo, come il pappagallo nero.

Le altissime palme del coco de mer formano un intrico così fitto che a fatica il sole riesce a penetrare e ad illuminare le tante piante presenti.

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La Digue

L’isola di La Digue è raggiungibile da Praslin con un veloce tragitto via mare di circa venti minuti, mentre da Mahé richiede tre ore di barca e il mare è spesso mosso, soprattutto da maggio a ottobre.

Dal piccolo porticciolo partono due strade: una conduce alla parte orientale e l’altra segue la costa verso nord.

Il mezzo di trasporto usato sull’isola è la bicicletta, che si noleggia per circa 7 euro al giorno, oppure i carri trainati dai buoi. Le macchine sono – per fortuna – ancora poche.

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La posizione centrale della nostra guesthouse ci ha permesso di girare l’isola comodamente, pedalando in ogni direzione. Non prendete troppa velocità nelle discese, è facile incontrare le tartarughe in mezzo alla strada.

Le spiagge

Sulla costa occidentale si estende una lunghissima spiaggia che da origine a tante splendide baie. La più bella è la famosa Anse Source d’Argent.

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seychelles la digue monoliti

Enormi e levigate rocce granitiche che sembrano sul punto di precipitare, insieme al bianco della sabbia e all’azzurro del mare formano uno scenario d’intensità cromatica spettacolare.

Questa è l’immagine sulle copertine dei cataloghi di viaggio e questa è l’immagine che vi si stamperà nel cuore.

Fate attenzione a visitarla quando c’e’ l’alta marea, perché altrimenti perde gran parte della sua bellezza.

L’ingresso all’area si paga 115 rupie. All’interno del parco potrete vedere anche le tartarughe giganti, le piantagioni di cocco, vaniglia e cannella. Se ci andate due volte, ricordatevi di conservare i biglietti per avere la terza entrata omaggiata.

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Siamo andati verso il nord dell’isola, incontrando Anse Severe, poi Anse Patates, proprio sulla punta. Una spiaggia molto carina, ma essendo vicina al resort Patatran è spesso piena di gente.

Proseguendo il giro lungo la costa orientale abbiamo visto le belle Anse Gaulettes, Anse Grosse Roche e Anse banane. Qui ci siamo fermati a mangiare nel caratteristico chiosco di legno che serve piatti deliziosi e bevande di frutta preparate al momento. Infine Anse Caiman, dove la strada finisce.

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Anse Severe

Nella costa sud-orientale si trova Grand Anse, una spiaggia bellissima e molto ampia. Se siete amanti del sole sarà il vostro paradiso, se invece cercate l’ombra… vi avvisiamo qui ne troverete davvero poca!

Le uniche zone riparate sono vicino ai sassi alle due estremità della baia, oppure sotto le capannine fatte con alcune foglie di palma. Non sono tante, bisogna arrivare presto per trovarle libere o improvvisare una costruzione con un pò di fantasia.

C’è anche un ristorante nel punto in cui si lasciano le biciclette, il Coco Lautier.

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Grand Anse

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La spiaggia di Grand Anse è collegata con un sentiero in mezzo al verde a Petite Anse e Anse Cocos. La prima distante solo cinque minuti di cammino mentre la seconda richiede almeno mezz’oretta e scarpe comode.

Ci siamo trovati diverse volte soli. Completamente soli.

Abbiamo camminato sulla sabbia bianco-rosata fra i promontori di granito rosa, assaporando un senso primordiale di armonia con la natura, di pace autentica. Solo il brontolio del mare e l’agitarsi morbido delle palme a farci compagnia.

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Anse La Réunion

Mahé

L’isola di Mahé, dove si trova la capitale, è l’unica dotata di aeroporto internazionale. Da qui ci si sposta nelle isole vicine. Io l’avevo già visitata in passato ed avendo solo una settimana a disposizione abbiamo preferito non fermarci, ma se avete tempo dedicateci almeno tre giorni. E’ chiaramente più caotica e rumorosa rispetto alle altre, ma qui, meglio che altrove, si può entrare in contatto con la sua gente dal volto color ambra e dal sorriso spontaneo.

Il clima

Ho detto all’inizio che è una meta perfetta in ogni periodo dell’anno; nel senso che le temperature sono sempre piacevoli, non troverete mai troppo caldo e la pioggia in genere è passeggera. Detto ciò, è meglio specificare che la stagione secca va da maggio a settembre con giugno e luglio i mesi più asciutti.

Le piogge di solito si concentrino da ottobre a metà marzo, con particolare intensità nel mese di gennaio.

Seychelles, quello che nessuno dice…

Bene, ora voglio dedicare due parole al fenomeno delle maree. In base al momento in cui si arriva in una spiaggia può apparire bellissima oppure insignificante.
Anse Source d’Argent, ad esempio, vista senz’acqua dice davvero poco…

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Ci sono dei calendari che potete consultare per vedere gli orari esatti in cui l’acqua si ritira. Indicativamente sappiate che la marea cambia ogni 6 ore.

Alle Seychelles troverete spesso delle alghe. Fanno parte dell’ecosistema ed è una caratteristica di queste isole. A noi non hanno dato fastidio, benchè in alcuni punti fossero davvero tante, ma c’è chi non le sopporta ed è giusto che ogni viaggiatore sia informato.

A disturbare le nostre nuotate sono state invece le meduse, presenti sia in acqua che lungo la riva. Si vedono abbastanza bene, visto il loro colore blu acceso, eppure scontrarsi con qualche piccolo frammento è praticamente inevitabile. Mettete in valigia una crema solare della linea Safe Sea, sarete protetti sia da raggi UV che dall’azione urticante delle meduse.

sand fliesUn’altra cosa che nessuno vi dirà è che molte spiagge sono infestate dai sand flies. Minuscoli moscerini, tipo quelli della frutta, che vivono nella sabbia prevalentemente vicino alla vegetazione. Questi antipatici insetti si concentrano soprattutto nei periodi di massima umidità. Non si vedono e non si sentono, ma le loro punture reagiscono dopo diverse ore, facendovi trovare ponfi rossi e pruriginosi. Volando molto bassi colpiscono soprattutto gambe e piedi.

C’è chi viene martoriato (io) e chi no (Enrico), dipende dalla sensibilità di ognuno e come ci diceva la proprietaria della nostra guest house, ci sono soggetti particolarmente allergici che devono ricorrere all’intervento medico con cure antibiotiche.

Cosa fare se vi pungono

Non dovete assolutamente grattarvi. Non sono come le normali punture di zanzare, se si infettano creano dei buchi che lasciano il segno per sempre. In farmacia troverete una crema miracolosa, si chiama Calamailoil e placherà il fastidioso prurito.

Come difendersi?

Ogni repellente è inutile, sono insensibili agli odori. L’unica soluzione è cospargersi di olio Johnson, chiaramente dopo esservi dati la protezione solare. Non capivamo come mai negli scaffali dei market ce ne fossero così tanti! Vanno bene anche altri tipi di olio, ne troverete al cocco e alla vaniglia, ma dovendone usare davvero tanto vi conviene scegliere quello più economico. Lo strato viscido impedirà ai moscerini di pungervi che rimarranno appiccicati a voi, si lo so, non è un bel vedere ma credetemi è la soluzione migliore, inoltre a fine vacanza avrete una pelle morbidissima!
Detto ciò, cercate di non sdraiarvi sulla sabbia, allontanatevi dal verde ed evitate l’orario del tramonto.

I sand flies possono essere una vera scocciatura, ma d’altronde se si cercano paradisi tropicali incontaminati fa parte del gioco!

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2 risposte

  1. No, eh, questa è cattiveria! Ma vi pare il caso, dopo una lunga giornata di lavoro, ad ottobre, a vacanze concluse, farmi vedere dei colori così, dei posti cosììì…?!?

    1. ahahahahahhah
      e non è niente, conserviamo il meglio per le fredde e grigie giornate invernali… vedrai! vedra!!!

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Siamo Elisa ed Enrico, compagni di vita e di viaggio. Abbiamo iniziato a girare il mondo insieme nel 1999 e non siamo più riusciti a smettere. Pensavamo di essere affetti da una rara patologia di viaggio dipendenza scoprendo poi quanto fosse diffusa…

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