C’è sempre una prima volta e il week end appena trascorso ne ha segnate diverse. Abbiamo partecipato al nostro primo blog meeting, organizzato dal team di Travel365, ospiti dell’Hotel San Salvador a Bellaria Igea Marina.
Trovarsi faccia a faccia con altri blogger, di cui alcuni già virtualmente amici, è stato davvero emozionante!
Ci siamo presentati, parlando di noi e del nostro blog, prima fra “colleghi”, poi con un ente del turismo rappresentato da Paolo Borghese, presidente della Fondazione Verdeblu di Bellaria.
Quanta passione, viaggi e storie incredibili dietro quei volti. Ognuno con la sua esperienza, la sua personalità ed il suo progetto, ma con un comune, contagioso entusiasmo.
Difficile spiegare a parole quella sensazione di sentirsi, per la prima volta appunto, insieme ai propri simili, sentire di appartenere allo stesso branco. Riconoscersi e capirsi, da subito.
Sono stati giorni all’insegna del divertimento, tra sfide culinarie in pieno stile Masterchef e Travel Quiz, con tanto di cronometro, giuria e premi, ma anche della formazione. Numerosi i consigli forniti da Cristiano Guidetti di ViaggioVero, nella parte dedicata al Blog Marketing.
Un vero maestro e fonte d’ispirazione per tutti. A seguire le preziose informazioni sul SEO Copywriting dei ragazzi di Travel365. Vincenzo, Vito, Francesco, Giovanni e Marco sono l’esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa farti raggiungere grandi traguardi.
La “keyword”, per rimanere in tema, è gioco di squadra. Abbiamo preso consapevolezza che l’unione fa la forza perchè dagli altri c’e’ sempre da imparare. Il confronto e la condivisione aiutano a crescere, a migliorarsi e soprattutto a credere ancora di più in ciò che facciamo.
Lasciamo ai compagni il racconto dettagliato di questa parte, noi eravamo troppo impegnati a studiare, conoscerci e…. mangiare!!!
Passiamo, quindi, ad un’altra prima volta.
Santarcangelo di Romagna
Un borgo delizioso a due passi da Rimini, reso ancora più bello dai fiori e dai profumi della manifestazione “Balconi Fioriti” che si svolge ogni anno a Maggio.
Piazza Ganganelli per l’occasione si è trasformata in un tappeto di colori e di persone intente a scegliere le loro piantine. Ad accoglierci Alberto, il nonno per eccellenza, un vero libro vivente che ci ha parlato della sua città, cominciando dal grande Arco Trionfale.

Costruito in onore dell’elezione a Papa del santarcangiolese Lorenzo Ganganelli, noto come Papa Clemente XIV, è diventato la sede di una simpatica tradizione.
Devi sapere che durante la Festa di San Martino, l’11 di Novembre, sotto all’arco vengono appese con una corda delle grandi corna, il loro movimento, al passaggio delle coppie che lo attraversano, indicherebbe… bhe, diciamo “infedeltà”.
L’usanza deriva dall’originaria fiera dei Becchi, quando la gente del paese si radunava per comprare bestiame.
Ci siamo ripromessi di farci un salto, ti sapremo dire come va la nostra “prova” e quante piadine con salsiccia, peperoni e cipollotti rossi di Santarcangelo riusciremo a mangiare!
Inoltrarsi nelle stradine del borgo significa lasciarsi affascinare da incantevoli scorci, da botteghe artigianali, da vicoli che trasudano di genuinità.
Significa riscoprire il piacere di camminare lentamente perchè non importa dove si sta andando, ogni tanto è bello anche perdersi. Ad accompagnarci un costante profumo di gelsomini, in questo periodo nel loro massimo splendore e i versi delle poesie dialettali sparsi un pò ovunque.
Cóm un ànzalcaschèd a bòcca ad ciòtta
la à vért agl’èli, mórta
se desért dla spiagia.
E dréinta la su amna
ch’l’è una cambra rósa
u s sént ancòura é mèr
che racòunta d’un viaz
ch’u n finéss mai.
Nino Pedretti
La Rocca e la Torre
Uno dei motivi per cui questo posto merita una visita è sicuramente la Rocca Malatestiana.
Questo castello, oggi residenza privata, fu la dimora di Francesca da Polenta, l’amante di Paolo Malatesta, due fra i protagonisti più noti nell’Inferno dantesco.
In determinati giorni la proprietaria apre le porte della sua dimora, permettendo a chi lo desidera di fare un giro all’interno.
Che dire… per noi ci sono tutte le premesse per essere davvero interessante!
Consulta questo sito per sapere quando si può visitare.
Nella Piazzetta Galassi sorge la Torre Campanaria, meglio conosciuta come Campanone, il simbolo della cittadina che dal 1893 scandisce il tempo ai suoi abitanti.
Musei
Ci sono diversi Musei, la cui visita abbiamo rimandato alla prossima volta, come quello degli usi e costumi della gente di Romagna (MET), quello storico archeologico (MUSAS) e quello di Tonino Guerra, noto poeta, scrittore e sceneggiatore italiano.
Se non conosci le sue opere forse lo ricordi per la frase in uno spot televisivo di qualche tempo fa: “l’ottimismo è il profumo della vita”.
A incuriosirci maggiormente è stato il Museo dei bottoni.
Passando siamo rimasti catturati dalle parole che il proprietario, il signor Giorgio Gallavotti, stava scambiando con alcuni visitatori. Chi immaginava quanta storia potesse racchiudersi dietro un semplice bottone!
I misteriosi ipogei
Santarcangelo di Romagna non conquista solo per ciò che si vede sopra, ma anche e soprattutto per ciò che si vede sotto.
Di cosa parliamo? delle grotte tufacee.
Nonostante quello che suggerisce il nome, non sono reali grotte e non sono neppure fatte in tufo. Si tratta di cunicoli e gallerie in arenaria e argilla che formano un vero labirinto sotterraneo. Sono 150 in tutto di cui solo una piccola parte è visitabile.
Poterlo fare con chi, in quel mondo nascosto ci ha vissuto, ha reso tutto più intenso e prezioso. Già, perchè non è stato solo un luogo dove gli abitanti conservavano (e conservano tutt’ora) i loro vini e le loro dispense alimentari grazie alla bassa temperatura, questo è stato il rifugio di tante famiglie durante la seconda guerra mondiale. Abitavano li, al buio, dormendo stretti nelle rientranze delle pareti.
Mentre Alberto raccontava la sua infanzia, c’e’ parso di vedere un piccolo bambino correre fiero col suo bottino, trafugato di nascosto in qualche cantina e donne intente a lavorare la maglia. Abbiamo visto anche loro: i tedeschi. Quelli che s’introducevano segretamente per evadere da una brutalità che non gli apparteneva, in cerca di calore umano e di vita.
Non si sa a quando risalgono queste grotte e perchè vennero realizzate, ma alcuni elementi come colonne, sale circolari, nicchie e forme absidali fanno pensare che venissero utilizzate originariamente per riti e culti religiosi. Ogni casa ha la sua entrata e alcuni ristoranti dopo cena offrono un breve tour.
Il sistema si sviluppa su tre livelli, snodandosi per svariati chilometri. Ingegnosi pozzi permettono l’areazione e il mantenimento della giusta umidità, senza la quale niente si conserverebbe essendo sabbia.
Se ti interessa avere qualche spiegazione più approfondita, ti consigliamo di prenotare la tua visita guidata contattando l’ufficio IAT al numero 0541/624270.
Continuando la nostra passeggiata siamo arrivati al Vicolo Amaduzzi, soprannominato Via dell’Amore per la vista romantica e dolce che si gode sulle colline circostanti. Nell’atmosfera soave l’immaginazione corre lontano ed è facile capire come questa terra abbia ispirato artisti e poeti.
Siamo tornati pian piano verso la Piazza, non resistendo alla tentazione di qualche acquisto e ad un calice di Sangiovese.
A proposito, lo sai che nasce proprio qui sul Colle Giove? fra le cose che si possono fare annota anche la visita alle cantine vinicole dei dintorni.
Una camera originale
Infine ti raccontiamo dove poter dormire… o non dormire.
Di camere ne abbiamo viste tantissime, ma quella assegnataci all’Hotel San Salvador, è stata la prima del suo genere: una vera Love Room!
Ti piace?
Ricordati di chiedere la stanza 94.
La Romagna si sa è una garanzia in fatto di buon cibo e accoglienza, ma qui c’è qualcosa che va ben oltre. Stefano, Sabrina, Salvatore e Federico, gestori dell’hotel, ti conquisteranno con la loro simpatia e la loro disponibilità. Troverai un clima famigliare e un ambiente confortevole, l’ideale per staccare la spina e rigenerarsi un pò.
Ci sono persone che ti sembra di conoscere da sempre, anche se le incontri per la prima volta.
Grazie a tutti voi!
- Bettina in cucina
- Combinando
- Follettiinviaggio
- Fantastic Nonna
- FelipaBelieves
- Forchetta e Valigia
- Gattosandro Viaggiatore
- In viaggio con me
- In viaggio con Monica
- Io viaggio così
- Irelandream
- La doppia G – travel blog
- Mamma ha le rotelle
- Max Guide
- NOT only BARCELONA
- PanAnna – blog di viaggi
- Rivoglio la Barbie
- SaraAlessandrini
- Scatti e Bagagli
- Spignattando
- Una penna in viaggio
- Viaggiatore non per caso
- ViaggIn Giro
- World in my eyes
6 risposte
Anche noi ci siamo ripromessi di tornare per San Martino, chissà che non sia l’occasione per rivedersi
Ciao Anna,
dobbiamo assolutamente organizzarci così sotto all’arco ci facciamo due risate…!!!
Adesso però le castagne possono aspettare, abbiamo un’estate da vivere e tanti giri da fare.
Un abbraccio, a presto.
La prossima volta voglio la camera con i cuoricini è stata una bella esperienza, la nostra! Un we all’insegna dell’amicizia, della conoscenza del nostro meraviglioso Paese e della buona cucina. Cosa chiedere di più. Spero di rivedervi presto, magari non alla festa di San Martino… vorrei evitare sorprese sconvolgenti
Ciao Fausto,
sì hai perfettamente ragione.
E’ stato un momento di grande coesione che ci ha regalato attimi da ricordare…
La gita a Santarcangelo sarebbe stata più emozionante in sidecar quindi la prossima volta ci prenotiamo un bel giro nelle tue zone…
Se tornate per San Martino ci rincontriamo!
Ci è dispiaciuto tanto non poter venire con tutto il gruppo a Santarcangelo la domenica, sarà per la prossima volta! Ma è stato un vero piacere incontrare tutti voi!
Ciao Erica,
ci vediamo sicuramente a San Martino ma speriamo ci possano essere occasioni anche prima! 😉