Un weekend in Val Tidone, cosa fare, cosa vedere e… cosa mangiare!

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La parola relax unita all’entusiasmo di scoprire un territorio poco conosciuto, sono gli elementi alla base del nostro weekend in Val Tidone, la bellissima vallata situata al confine tra Emilia Romagna e Lombardia.

Conoscere un posto nuovo significa assaporare ogni panorama, ogni piatto, ogni momento di riposo, per godere di tutto ciò che il luogo è in grado di offrire.
Con questo spirito ci siamo immersi nel progetto #valtidonedavicino ideato da Greta, Camillo e Beatrice di Travel Val Tidone in compagnia degli amici-colleghi Federica e Andrea di ioviaggiocosi.

Itinerario perfetto per un weekend in Val Tidone

Iniziate come noi da Borgonovo lasciando la macchina nel parcheggio libero di piazza Garibaldi. Come prima tappa la visita all’adiacente Rocca Municipale, un tempo castello di difesa circondato da un fossato pieno d’acqua e oggi sede comunale.
Vi si accede da due ponti in muratura comunicanti, ricostruiti mantenendo fede a quelli levatoi originari.

La Rocca viene spesso sfruttata per concerti musicali, sia all’esterno che nel cortile interno vista la buona acustica. Qui la particolare architettura formata da scale e logge settecentesche si presta a qualche scatto originale.

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Entrate poi nella chiesa di Santa Maria Assunta il “Duomo” dei borgonovesi che vanta il titolo di “collegiata” perchè fu sede di un collegio di canonici. A catturare immediatamente l’attenzione sono le colorate vetrate di Franco Corradini raffiguranti scene evangeliche. Avanzando poi verso l’altare si notano gli antichi affreschi sulle colonne ed appare sempre più incredibile il polittico nell’abside centrale.

Le case del centro storico la nascondo, ma basta seguire l’alto campanile per arrivare a lei e alla sua imponente facciata in mattoni. Riuscirla a inquadrare tutta non è affatto semplice!

Borgonovo si presenta come un paese tranquillo: qualche bottega artigianale, un bel viale alberato laddove sorgevano le vecchie mura del borgo, un acquedotto dedicato in epoca fascista al valoroso cittadino Pietro Sacconi.

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Tutti sembrano conoscersi e mentre si cammina si percepisce qualche sguardo a tentare di identificare il forestiero. Pare strano immaginarla gremita di gente, eppure due giorni all’anno, la domenica e il lunedì di Pasqua, cambia volto.

A trasformarla è la fiera dell’Angelo, la tradizionale manifestazione agricola che richiama tantissimi visitatori. Per l’occasione vengono allestite bancarelle, stand di prodotti locali, giostre e intrattenimenti.
Se fate un salto il 21 o 22 aprile seguite il consiglio delle nostre guide: “il panino col cotechino a colazione è d’obbligo!”

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Con una bella giornata di sole, mettete in macchina una coperta, comprate qualche batarò e dirigetevi verso l’Alta Val Tidone. Dopo pochi chilometri inizierete a vedere le verdi distese erbose di Trevozzo e fermarsi per un pic-nic sarà un modo per apprezzare appieno la bellezza delle colline valtidonesi.
La mia location ideale l’ho trovata a Nibbiano, sarei rimasta ore seduta tra i fiori a contemplare la primavera, giuro.

Come cosa sono i batarò?
Va bene, neppure noi lo sapevamo prima di mangiarli alla Pizzeria Real di Trevozzo. Si tratta di pane battuto cotto nel forno a legna da farcire a proprio piacimento. Dal classico “pancetta e gorgonzola” alla versione dolce con la nutella.

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Nel pomeriggio, il gioiellino della Val Tidone: la Rocca d’Olgisio.
Che siate appassionati d’arte, inguaribili romantici – come me – o in cerca di fantasmi, passaggi segreti e storie misteriose – come Enrico – l’imponente fortezza nel Comune di Pianello non vi lascerà delusi.

Avviatevi con la guida tra le stanze interne e lasciatevi trasportare in un mondo lontano.
Ad accompagnarci il signor Francesco, proprietario insieme al fratello della tenuta. A lui dobbiamo le tante informazioni raccolte e qualche simpatico aneddoto. Pensate che per difenderlo furono costruiti sei ordini di cinte murarie perchè la posizione strategica, sulla sommità di un’altura, ha fatto gola a molti, rendendolo oggetto di innumerevoli tentativi di conquista.

Nel curato giardino ci sono piante secolari, fiori profumati, statue e un pozzo profondo circa 50 metri collegato all’esterno da una galleria scavata nella roccia per permettere la fuga in caso di assedio.

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Il punto indubbiamente più suggestivo è il camminamento nel sottotetto, dove la vista mozzafiato sulle valli Tidone e Chiarone lascia veramente senza parole. Francesco afferma: “nelle giornate più limpide vedrete anche i grattacieli di Milano”.

La visita completa dura circa un’oretta, ma potreste considerare di prolungarla e renderla ancora più preziosa, trascorrendo una notte nel B&B del castello.
Per sapere gli orari di apertura e avere maggiori informazioni consultate il sito ufficiale www.roccadolgisio.it

 

Una volta usciti, raggiungete Montecucco per un soggiorno rilassante al Civardi Racemus.
Le quattro camere di cui dispone l’azienda, consentono di trattenersi una o più notti per un’esperienza capace di avvolgere a trecentosessantagradi i cinque sensi.
La zona benessere, con sauna, bagno turco e vasca idromassaggio è solo uno dei tanti momenti piacevoli che hanno reso perfetto il nostro weekend in Val Tidone.
Ma di questo preferiamo raccontarvi meglio in un post a parte.

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Il secondo giorno dedicatelo alle colline di Montalbo. Vi invitiamo a prenotare un tavolo all’agriturismo L’oca d’Oro per provare un formidabile esempio di “cucina slow”, legata alla storia culinaria valtidonese ed attenta alla qualità dei prodotti utilizzati, tutti a km 0.
Fra le prelibatezze assaggiate i “pisarei e faso” e lo “spezzatino al Gutturnio” il pregiato vino rosso della zona.

L’intensità dei sapori rapisce il palato.
L’intensità dei sorrisi conquista il cuore.

Agata e la sua famiglia portano in tavola piatti preparati con amore, e questo è ciò che li contraddistingue.

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Prima di indossare il grembiule da cuoca, ci ha accompagnato con il cugino Marco, esperto enologo, in una dolce passeggiata tra i vigneti lungo il percorso C.A.I. guidandoci fino al castello del paese. Sebbene non visitabile all’interno e aperto soltanto in occasione di eventi particolari, merita in ogni caso una foto!

I versi degli uccellini, il suono delle campane, qualche trattore lontano fra i campi.
Aria pura. Persone innamorate in maniera viscerale della terra in cui sono nate, fiere delle loro tradizioni tramandate di generazione in generazione e felici di poterle raccontare.
Nella Val Tidone è racchiusa un’energia speciale, capace di ristabilire una connessione con la natura e ricaricare nel profondo anima e corpo.

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Eccoci con Andrea, Federica, Beatrice, Greta e Camillo

 

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6 risposte

    1. Ciao Cri,
      Esatto!!! La Spa è il pezzo forte ma anche il camminamento con gli esercizi da fare lungo il percorso sono il Top!
      A presto.
      Elisa & Enrico

  1. Questo post è stupendo, si apprezza la genuinità del luogo. Tre foto mi hanno emozionato: la “chiacchierata” con la nonnina, il sorriso contagioso di Agata e il relax della vasca idromassaggio ❤️

    1. Ciao Falupe,
      i posti che abbiamo avuto l’onore di visitare ci hanno emozionato più di quello che ci aspettavamo e spesso capita di non accorgersi di averli così vicini…
      Un consiglio che ti possiamo dare è quello di farci un salto con il tuo mitico Sidecar!!!
      A presto.
      Elisa & Enrico

    1. Ciao Federica,
      sì è stato un weekend che ci ha permesso di conoscere un territorio davvero interessante!!!

      A presto!
      Elisa & Enrico

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Siamo Elisa ed Enrico, compagni di vita e di viaggio. Abbiamo iniziato a girare il mondo insieme nel 1999 e non siamo più riusciti a smettere. Pensavamo di essere affetti da una rara patologia di viaggio dipendenza scoprendo poi quanto fosse diffusa…

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