La mia incredibile proposta di matrimonio

Proposta di matrimonio: dichiarazione amore al cinema

A distanza di dieci anni da quel giorno, il cuore mi batte ancora fortissimo nel ricordare la mia incredibile proposta di matrimonio.
Era la sera del 28 settembre quando mi trovai con le mie amiche per andare al cinema.

In un’insolita puntualità prendevamo posto mentre partivano i vari trailer. Step Up 4, The Wedding Party, Skyfall, The Twilight Breaking Dawn, Lo Hobbit, poi uno di cui persi il titolo chiacchierando con Sonia seduta alla mia sinistra. Una musica incalzante e tante recensioni positive di testate giornalistiche e personaggi noti accompagnavano lo scorrere delle prime scene.
Nella penombra di una sala da biliardo due uomini iniziavano a sfidarsi a colpi di stecca e la serietà della partita lasciava intendere ci fosse in ballo qualcosa di importante.

Proposta di matrimonio: Sala da biliardo

Proposta di matrimonio: Palline da biliardo

“Ah! è il film di Ligabue!” dissi, riconoscendo nella voce narrante un accento famigliare. Le palline scorrevano sul panno verde andando in buca una dopo l’altra. “Ma è tutto così sto film?” quella partita stava durando un po’ troppo.
Parlavano di una ragazza che amavano entrambi e un dialogo mi emozionò in modo particolare, anche perché lei aveva il mio stesso nome. “È la persona giusta per me: è un’amica, un’amante e una compagna. È la persona che mi completa e non voglio perderla. Io amo Elisa, e con lei voglio condividere la mia vita”.

D’un tratto mi paralizzai fissando lo schermo. “Mio padre?” esclamai. Mi voltai verso Sonia ma lei mi ignorò totalmente. Pensai di avere le allucinazioni, giuro. D’altronde avevo da poco terminato una profilassi antimalarica e non sarebbe stata la prima volta che accusavo strani effetti collaterali.
Poi comparve anche Enrico.
Erano loro i giocatori.

Proposta di matrimonio: Giocatore di biliardo

Proposta di matrimonio: Giocatori di biliardo

Non capivo cosa ci facessero lì, forse si trattava di un cortometraggio, magari frutto del suo recente corso da videomaker.

Finché l’ultima pallina andata in buca non lasciò spazio a molti dubbi: c’era la mia faccia incollata sopra e la canzone di Tiziano Ferro “Il regalo più grande” in sottofondo.

Cosa aspetti…vai da lei” gli disse mio padre abbracciandolo.

Proposta di matrimonio: Pallina da biliardo

Realizzai quale fosse il senso di tutto. Iniziai a piangere. E tremare.
Enrico guidava a tutta velocità in direzione del cinema. La trama era chiara: sarebbe arrivato lì.
Ero certa di essere in un qualche programma televisivo, come poteva aver realizzato una cosa del genere altrimenti? e la cosa mi agitava ulteriormente, ma il pensiero passava in secondo piano perché ero altrettanto certa di stare vivendo il mio grande sogno.

Proposta di matrimonio: Pagamento ticket alla biglietteria del cinema

Proposta di matrimonio: Strappa biglietti al cinema

Andò verso la biglietteria, prese il ticket per la proiezione nella sala 1 e un secchiello di popcorn poi corse verso le scale. L’addetto – esattamente lo stesso che strappò i nostri biglietti poco prima – gli chiese che film stesse andando a vedere.

“Come che film? IL MIO”.

Salì gli ultimi gradini, fermandosi a metà per fare un grande respiro.
Si accesero le luci e nell’applauso generale fece il suo ingresso con un auricolare fissato nella camicia e una persona che lo riprendeva con una telecamera gigante. Un altro obiettivo inquadrava invece me, incredula e abbagliata da un potente faro.

Percepii la sua emozione. Mi sembrava di sentire il battito accelerato del suo cuore, ma il mio correva molto, molto di più. Era quasi sul punto di esplodere. Non avevo più salivazione.

Proposta di matrimonio: Sorpresa al cinema

Proposta di matrimonio: Richiesta al cinema

Come nelle più romantiche delle commedie rosa, si è inginocchiato con in mano una scatolina aperta che luccicava e mi ha chiesto di sposarlo.
Tremavo visibilmente e continuavo a piangere dalla gioia.
Non mi aspettavo proprio niente.
Avevo smesso di aspettare una proposta di matrimonio già da un po’.

Quel momento tanto atteso

Per diversi anni dopo essere andati a convivere la prima cosa che facevo con un nuovo calendario tra le mani era quella di controllare se le date per noi significative cadevano di sabato ed evidenziavo tutte quelle che davano origine a sequenze di numeri palindromi o dall’aspetto simpatico come 01-02-2010, 07-07-2007…

Riponevo grandi speranze ad ogni compleanno, Natale, anniversario e in tutte quelle ricorrenze degne di essere festeggiate. Non perdevo occasione per lanciare messaggi molto poco subliminali sul mio desiderio di ricevere una proposta di matrimonio in grande stile, anche se sapevo bene che toccare l’argomento lo faceva agitare. Agitare sul serio.
Una volta, al ristorante per San Valentino, gli avevo fatto intendere che avevo contattato una Wedding Planner per alcuni preventivi e il suo viso si era contratto e bagnato di sudore a tal punto che fui costretta a dirgli che era uno scherzo.

E se vi dicessi che per il viaggio nel West Usa misi in valigia un vestito bianco stile Marilyn Monroe perché speravo mi sposasse almeno a Las Vegas davanti a Elvis Presley, ci credereste?
Niente. Andò male anche quel tentativo. Anzi, si arrabbiò pure. “Col matrimonio non si scherza, non è un gioco!”.
Decisi che era meglio evitare di parlarne, in fondo era tutto perfetto anche così. Continuavo a fantasticare tra me e me, a collezionare partecipazioni di nozze, a ritagliare abiti sulle riviste di moda, a ingozzarmi di programmi con Enzo Miccio e di commedie romantiche dal solito finale scontato.

Poi nell’estate del 2012 successe qualcosa…
Eravamo a Zanzibar, stavamo cenando a lume di candela in riva al mare, con in piedi scalzi e un vento caldo tra i capelli. Cullati dal rumore delle onde e da una miriade di stelle a fare da cornice a una delle sere più suggestive della nostra vita. Era così che avevo sempre sognato quel momento.
Enrico mi diede la telecamera: “Riprendimi un po’ anche tu”.
“Hai visto dove ti ho portato? Poi ti lamenti che non sono mai romantico”.
“Devo dire che mi hai stupito. È tutto meraviglioso, quasi un posto da proposta di matrimonio”.
Nel dirlo pensai: “Ecco, adesso si altera”. Invece…
Abbassò lo sguardo e fece un’espressione strana, poi con un mezzo sorriso: “Non è questo il momento opportuno….”
Non badai molto a quella speranza tra le righe, era troppa la delusione di lasciare sfumare l’idea di un “Si, lo voglio” in quella atmosfera idilliaca.

Proposta di matrimonio: Anello di fidanzamento al cinema

Quando nella Sala 1 del Cinema Raffaello di Modena, dissi – finalmente – “Siiiiiiiiiii!” Enrico mi fece voltare e in quell’istante mi resi conto che amici e famigliari commossi sedevano nelle poltrone dietro. È stato meraviglioso averli lì.
Non avrei mai creduto che potesse farmi una proposta così, ci ha messo un anno intero per realizzare di nascosto un progetto tanto elaborato. Nessun programma televisivo solo la collaborazione con due operatori esperti di riprese video e l’aiuto delle mie amiche complici della sorpresa. Sono state bravissime perché nei giorni precedenti non avevano fatto trapelare assolutamente niente.

Proposta di matrimonio: Discorso alla platea al cinema

Proposta di matrimonio: Sorpresa degli amici e parenti in platea al cinema

Tutti hanno collaborato per far sì che il piano funzionasse a regola d’arte.
Infatti ciò che mi ha resa ancora più felice è stato poter condividere questo bellissimo momento con le persone a me più care, perché è proprio vero: una gioia condivisa è una gioia doppia!

La qualità delle immagini non è delle migliori perché sono fotogrammi tratti dal video girato. Se volete vederlo lo trovate qui:

P.S. Ci siamo sposati il 30 giugno del 2013, nel giorno in cui quindici anni prima le nostre strade si incrociarono.

Proposta di matrimonio: Elisa ed Enrico oggi sposi

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Siamo Elisa ed Enrico, compagni di vita e di viaggio. Abbiamo iniziato a girare il mondo insieme nel 1999 e non siamo più riusciti a smettere. Pensavamo di essere affetti da una rara patologia di viaggio dipendenza scoprendo poi quanto fosse diffusa…

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