Non ci saranno mai, mai e poi mai, parole adeguate per descrivere i giorni trascorsi nella Polinesia Francese.
E non mi riferisco al fatto che per noi si sia trattato della ciliegina sulla torta di un viaggio di nozze straordinario, ma perché per quanto mi sforzi, è impossibile spiegare cosa si prova nel trovarsi circondati da un azzurro accecante, dove cielo e mare sembrano essere tutt’uno e irresistibili sfumature turchesi rendono l’acqua un quadro assolutamente incomparabile.
Impossibile spiegare cosa si prova a nuotare con famiglie di tartarughe marine, di mante giganti, pesci coloratissimi, delfini e pacifici squali limone.
Cosa vuol dire vivere con il ritmo della natura, quindi svegliarsi presto per vedere sorgere il sole nel silenzio più totale e salutare l’ultimo raggio con la melodia di ukulele che invita a muovere i fianchi in un’istintiva danza legata a riti primordiali. Percepire, ogni giorno più intensamente, la forte unione con la madre terra di un popolo sorridente e ospitale che tanto ha da insegnare.
Come faccio a descrivere i colori dei tramonti a Tahiti o il dolce profumo di vaniglia che ne riempie l’aria. Il sapore di un’aragosta appena pescata, l’emozione di sposarci nuovamente con una cerimonia polinesiana, o quell’infinito senso di libertà dato dal camminare sempre a piedi nudi, dimenticandosi phone, trucchi, vestiti, telefono… il resto del mondo.
Ripeto è impossibile. Ma ci provo.
Polinesia: il finale della nostra luna di miele
Non eravamo desiderosi di dormire a tutti i costi in strutture extra-lussuose, le nostre priorità erano altre, quindi, anche per risparmiare un pochino, avevamo scelto un resort di fascia media situato nella parte orientale dell’isola, molto bello seppur spartano, un’altra cosa insomma rispetto all’esclusività offerta dalle strutture collocate sui “mutu”, gli isolotti sabbiosi a ridosso della barriera corallina.
Sebbene tutto fosse molto elegante e curato abbiamo avvertito subito che qualcosa non ci soddisfaceva pienamente. A deluderci per prima la spiaggia: piccola e in una posizione perennemente ombreggiata, talmente infelice da non rendere giustizia nemmeno al colore del mare.
Avremmo anche chiuso un occhio, siccome nei pressi c’era un’ampia spiaggia pubblica, ma non potevamo ignorare che la struttura confinava con un edificio in disuso diventato un vero e proprio cumulo di rottami e oggetti abbandonati.
Poi è successo che una coppia conosciuta sull’Isola di Pasqua ci mandasse la foto della loro suite sull’acqua … e lì ci siamo guardati pensando la stessa cosa: adesso o mai più.
Abbiamo quindi investito l’ultimo “gruzzoletto” avanzato dai regali del matrimonio per fare l’upgrade e cambiare location. Una bella fortuna che ci fosse posto e soprattutto essere riusciti a trovare un accordo senza pagare i giorni prenotati.
Quindi prima cosa che ci sentiamo di dire: se avete un budget troppo ridotto valutate un’altra destinazione perché la Polinesia di certo non è economica.
E una volta lì cosa si fa oltre a oziare e contemplare la bellezza del mondo?
Cosa fare in Polinesia Francese
Soggiornare in un bungalow sull’acqua
Una delle esperienze più memorabili da fare in Polinesia Francese è soggiornare in un bungalow da sogno sull’acqua e godersi l’opportunità di svegliarsi ogni mattina e avere l’oceano proprio fuori dalla finestra.
Se avete intenzione di viaggiare per più di 24 ore per raggiungere questo paradiso, dovreste concedervi tale lusso per almeno una notte o due. Certo, ci sono sistemazioni più convenienti sull’isola principale, ma dormire in queste casette è pura magia. Ogni alloggio ha la sua terrazza privata, accesso diretto all’acqua e viste incredibili. Alcuni, come quelli di Le Meridien, hanno anche pavimenti in vetro, così da poter guardare i pesci senza nemmeno alzarsi dal letto!
Alloggiare sei giorni in un overwater a Bora Bora è costoso, ma è stata una delle follie di cui andiamo più orgogliosi. Sono passati nove anni e non ci siamo mai pentiti dei soldi spesi.
Fare snorkeling in un giardino di coralli
Dopo aver fatto snorkeling in Mar Rosso, ai Caraibi e alle Maldive, pensavamo fossero imbattibili certi fondali. Ci sbagliavamo. Il giardino di coralli polinesiano è qualcosa di unico e diverso da ogni altra esperienza, si galleggia lungo una corrente attraverso un incredibile acquario pieno di pesci tropicali di ogni colore immaginabile.
L’acqua nella Polinesia francese è così limpida che non si ha quasi bisogno di una maschera per vedere tutta la bellezza che nuota sotto. In ogni caso, portatene una (o prendetela a noleggio) e immergetevi senza timore.
Salpare su un catamarano
Se state cercando qualcosa di più particolare, o se volete viaggiare in compagnia di un gruppo di amici in un’avventura da un’isola all’altra, valutate l’opzione di fare una crociera in catamarano.
Anche se abbiamo navigato solamente un giorno, consigliamo almeno una settimana a bordo di uno yacht per vivere più isole e il mare a 360 gradi.
Andare in canoa
Sebbene ci siano molte attività da fare in Polinesia Francese (paracadutismo, barca a vela e idrovolanti per citarne alcuni), alcune delle nostre preferite erano le più semplici, come noleggiare una canoa dal resort e pagaiare intorno al parametro per cogliere Bora Bora da una prospettiva diversa.
Incontrare squali e razze
Eravamo piuttosto nervosi (per non dire altro) a tuffarci in acqua con così tanti squali che circondavano la nostra barca, ma avendo prenotato un “incontro con squali e razze“, non potevamo tirarci indietro!
Queste bellissime creature sono spesso definite pericolose, tuttavia, con un sacco di cibo nelle vicinanze, c’erano poche possibilità di essere attaccati. Vero o meno, così ce l’hanno venduta per darci il coraggio di buttarci in acqua, ed è stata sicuramente una delle esperienze più belle fatte in Polinesia Francese!
Potete prenotare un tour dal vostro resort o anche online prima del viaggio. Vi suggeriamo i servizi di Bora Bora Onoku, un’azienda a conduzione familiare con guide attente che sono anche grandi narratori. La barca ci è venuta a prendere e ci ha portato verso l’oceano aperto oltre la laguna per la prima tappa del tour, mettendo a disposizione l’attrezzatura per lo snorkeling se non si ha la propria.
I più comuni sono gli squali pinna posteriore, innocui e piccoli, mentre gli squali limone sono più grandi. Potreste vedere anche gli squali martello e i delfini, noi non siamo stati così fortunati, ma nuotare in un banco di pesci e squali che scivolavano vicino alla superficie è stato elettrizzante!
La seconda tappa ci ha portato in una parte sabbiosa poco profonda della laguna dove curiose razze ci si strofinavano contro. Sono molto amichevoli e in realtà non pungono a meno che non le si calpesti accidentalmente mentre si mimetizzano nel fondo sabbioso. Le razze sono una vista comune ovunque in Polinesia, ma ogni volta che ne vedevamo una era un’emozione.
Se siete lì durante la stagione della migrazione delle balene, da agosto all’inizio di ottobre, prenotate un’escursione per nuotare con questi giganti gentili!
Catturare albe e tramonti
Abbiamo sempre inseguito i tramonti durante i nostri viaggi perché non siamo mai stati mattinieri, ma stavolta ci siamo ritrovati ad ammirare le albe ogni mattina da quella fetta di paradiso del nostro terrazzo privato.
Il cielo assumeva incredibili sfumature di rosa, gialli, arancioni e rossi che si riflettevano nelle calme acque della laguna. Era come assistere alla nascita di un’opera d’arte incredibile e non potevamo farne a meno.
Anche i tramonti erano altrettanto belli, soprattutto perchè il palcoscenico per la fine di ogni giornata era dietro il Monte Otemanu di Bora Bora. Quando prenotate assicuratevi una camera con vista alba o tramonto per non perdervi lo spettacolo.

Nuotare con le tartarughe
All’interno del Meridien si trova il Bora Bora Turtle Centre un centro indipendente che si occupa della cura e riabilitazione delle tartarughe ferite. Ogni mattina alle 10:30 si può assistere ad una interessante spiegazione delle attività svolte e successivamente dargli da mangiare e nuotare con loro.
Imparare le danze e le tradizioni tahitiane
La danza è l’arte suprema che occupa un posto speciale nella cultura dei polinesiani. Viene praticata da tutti, qualunque sia l’età o il luogo e a nostro avviso è una delle più affascinanti al mondo.
I movimenti aggraziati e sensuali delle danzatrici sono una forma di espressione sia individuale che sociale e rimandano a tradizioni millenarie.
Al Le Meridien vengono organizzati degli spettacoli alcune sere della settimana, nulla a che vedere con l’animazione da villaggio turistico, ma un modo coinvolgente ed allegro per cimentarsi in questi balli.
La Polinesia è anche la terra del tatuaggio, ed un soggiorno potrebbe essere l’occasione per farsi un vero Maohi Tatau.
Sposarsi in Polinesia Francese
Sposarsi in un eden come la Polinesia Francese è sicuramente un’altra esperienza indimenticabile.
Noi abbiamo optato per un semplice rito simbolico caratterizzato da due passaggi tradizionali: quello del cocco appena spezzato ed il latte a bagnarci le mani unite per suggellare l’amore, seguito dall’essere avvolti con il titaifai, la coperta nuziale polinesiana che simbolicamente unisce per la vita.
Volendo però si può celebrare una cerimonia vera e propria con tanto di abiti e balli folkloristici perché qui lo scenario è davvero sensazionale!
Vedere le cascate e le spiagge nere di Tahiti
Quando si atterra a Tahiti da una destinazione internazionale, è probabile dover calcolare una o due notti di sosta a Papeete prima di imbarcarsi verso altre isole. Fra le molte escursioni da fare c’è la visita alle cascate di Papeete, oltre alle iconiche spiagge di sabbia nera.
Polinesia francese: informazioni utili
Quando è meglio andare?
In generale la stagione secca va da maggio a ottobre mentre quella umida da novembre ad aprile. Le temperature sono miti tutto l’anno e i fenomeni ciclonici abbastanza rari.
Pertanto il periodo migliore per visitare la Polinesia Francese è sicuramente da maggio ad ottobre nelle più conosciute isole della Società (le isole più turistiche per intenderci), ma anche da agosto a novembre nelle isole Marchesi.
Come arrivare?
Tutte le compagnie aeree che collegano la Polinesia francese offrono buoni servizi, con voli soprattutto da Parigi, Los Angeles e San Francisco e atterraggio all’aeroporto internazionale di Faa’a situato vicino a Papeete, sull’isola principale di Tahiti.
E’ vicino e comodo da raggiungere dai principali resort dell’arcipelago e funge anche da base della compagnia aerea Air Tahiti per i voli nazionali che collegano l’isola di Tahiti con le altre.
Nel nostro caso siamo arrivati dopo aver visitato l’Isola di Pasqua con collegamento da Santiago del Cile e scalo a Los Angeles al rientro.
Quali documenti servono?
Per entrare in Polinesia occorre un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi.
Inoltre, possono essere richieste delle autorizzazioni per l’ingresso, o anche solo il transito, in altri paesi toccati dall’itinerario aereo (come, ad esempio, gli Stati Uniti). Vi suggeriamo di tenervi aggiornati e verificare preventivamente, anche attraverso le sedi consolari competenti, l’eventuale necessità di visti e documenti particolari.
Qui per dettagli più approfonditi: Visti e permessi di soggiorno | Tahiti Tourisme.
Siete curiosi di sapere il fuso orario?
Sono 11 le ore (in meno) di differenza rispetto all’Italia; 12 ore quando da noi è in vigore l’ora legale.
Per quanto riguarda la telefonia, bisogna considerare che i costi per le telefonate sono molto alti, quindi meglio verificare le tariffe del vostro operatore prima di partire. La soluzione più economica è comunicare, anche per chiamate, via App, non appena si ha a disposizione una connessione Internet.
Prenotare con largo anticipo?
Sì! soprattutto per le isole meno frequentate dove la disponibilità è limitata in modo da garantirvi i prezzi più bassi dei voli.
A parità di costo scegliete come compagnia Air Tahiti Nui poiché è quella di bandiera, dispone di aerei nuovi, si mangia bene e vi danno un “assaggio” dell’accoglienza polinesiana già dal viaggio.
Considerazioni personali
Ci sono isole che catturano la fantasia ancora prima di visitarle, protagoniste dei sogni di chi ama il mare e il suo mondo. Quelle che compongono i cinque arcipelaghi della Polinesia Francese sono fra le più celebrate dell’Oceano Pacifico, oserei dire dell’intero pianeta.
E se mai si è sognato il paradiso, Bora Bora ne ha le sembianze. Eravamo dove avremmo sempre voluto essere e in testa avevamo un solo pensiero: rimanere lì per tutta la vita.